L’espressione vuoto per pieno è una modalità di calcolo dei volumi e delle superfici, in riferimento alla possibilità
di realizzare strutture e immobili.
E’ un modo di dire che, col passare del tempo, mi ha sempre dato
l’idea di conflitto fra ciò che è e ciò che potrebbe essere o
sarebbe potuto essere, nel rapporto tra l’uomo ed i luoghi
antropizzati, insomma la storia e le cicatrici lasciate sul
territorio.
L’idea nasce dopo aver visitato Venosa e la sua famosa incompiuta:
la scelta di costruire e demolire o lasciare incompiute le
costruzioni, il viverle o usarle dimostra quanto poco rispetto, in
fondo, ci sia per quello che ci circonda e per ciò che realizziamo,
un “usa e getta” che non è solo caratteristica dei nostri tempi
moderni definiti “consumistici” ma che trova radici profonde in
sistemi di antropizzazione superficiali ed arroganti.